Patente a punti in edilizia, come funziona

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Dall’1 ottobre, per operare nei cantieri temporanei o mobili sarà obbligatorio per le imprese e i lavoratori autonomi possedere una patente a punti in edilizia. Il nuovo strumento, introdotto dal decreto legge Pnrr, prevede un punteggio iniziale di 30 punti e l’obbligo di possederne almeno 15 per operare. Come sottolinea Il Sole 24 Ore, la patente sarà digitale e obbligatoria per chiunque lavori nei cantieri, a eccezione di chi fornisce solo prestazioni intellettuali o materiali.

  1. Chi deve richiederla
  2. Come fare domanda
  3. Modalità di rilascio
  4. La sospensione
  5. Il sistema dei crediti
  6. Il recupero dei crediti

Chi deve richiederla

La patente a crediti sarà necessaria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi italiani e stranieri che opereranno nei cantieri temporanei o mobili. Le imprese con sede fuori dall’Unione Europea dovranno presentare la documentazione utile a dimostrare l’equivalenza del titolo rilasciato nel proprio paese d’origine, in conformità con la normativa italiana. Chi si occupa esclusivamente di forniture o prestazioni intellettuali sarà esonerato dall’obbligo.

Come fare domanda

La domanda per ottenere la patente potrà essere presentata attraverso il portale dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) a partire proprio dall’1 ottobre. La richiesta dovrà essere inviata dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo, che dovrà autocertificare il possesso di alcuni requisiti fondamentali, tra cui l’iscrizione alla Camera di commercio, il possesso di un documento unico di regolarità contributiva (Durc) valido e l’adempimento degli obblighi formativi in materia di sicurezza sul lavoro.

Modalità di rilascio

Una volta presentata la domanda, la patente a punti in edilizia sarà rilasciata in modo automatico. Durante l’attesa del rilascio, sarà comunque possibile continuare a lavorare. Alcuni requisiti, come l’iscrizione alla Camera di commercio o il possesso di un Durc valido, potranno essere autocertificati. Altri, come l’adempimento degli obblighi formativi e la designazione del responsabile della sicurezza (Rspp), dovranno essere confermati tramite dichiarazioni sostitutive.

La sospensione

La patente a crediti potrà essere sospesa per un massimo di 12 mesi in caso di infortuni gravi sul cantiere (come la morte o l’inabilità permanente di uno o più lavoratori) causati dalla grave negligenza del datore di lavoro o di un suo delegato. La sospensione potrà essere revocata nel caso in cui le condizioni di sicurezza sul cantiere dovessero essere ristabilite.

In caso di dichiarazioni non veritiere nella domanda, la patente potrà essere revocata definitivamente, ma sarà possibile richiederne una nuova dopo 12 mesi.

Il sistema dei crediti

Alla patente sarà assegnato un punteggio iniziale di 30 crediti, che potrà essere incrementato fino a un massimo di 100 attraverso l’adozione di misure aggiuntive in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tra le attività che consentiranno di accumulare crediti figurano per esempio gli investimenti in formazione aggiuntiva e l’adozione di standard contrattuali certificati.

È previsto un aumento di 10 crediti al momento del rilascio della patente, con l’aggiunta di un credito per ogni biennio di attività senza violazioni, fino a un massimo di 20 crediti. Tuttavia, il raggiungimento del tetto massimo di 100 crediti richiederà almeno 40 anni di attività senza violazioni.

Il recupero dei crediti

Il recupero fino a un massimo di 15 crediti sarà possibile se l’impresa dimostrerà di aver completato i necessari corsi di formazione sulla sicurezza e di aver adottato misure per migliorare le condizioni di lavoro. La valutazione sarà effettuata da una Commissione territoriale composta da rappresentanti dell’Inl e dell’Inail.



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